Nuova tegola per ChatGPT: notificato a OpenAI l’atto di contestazione per le violazioni alla normativa privacy

Il Garante per la protezione dei dati personali ha reso noto con un comunicato di aver notificato a OpenAI, società che gestisce la piattaforma di intelligenza artificiale ChatGPT, l’atto di contestazione per aver violato la normativa in materia di protezione dei dati personali.

Giova rammentare che già nel marzo del 2023 il Garante privacy era intervenuto sull’ormai nota applicazione di OpenAI (fortemente legata a Microsoft – per approfondimenti: https://www.dday.it/redazione/44834/microsoft-investimento-openai) con un provvedimento datato 30 marzo 2023 di limitazione provvisoria del trattamento dei dati personali degli utenti ai sensi dell’art. 58, par. 2, lett. f), del GDPR (V. https://garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9870832).

La società statunitense andò oltre la prescrizione del Garante privacy italiano bloccando a tutti gli utenti italiani l’accesso all’app che divenne nuovamente fruibile solo a fine aprile 2023 con alcune novità: la possibilità di negare il riutilizzo del contenuto delle conversazioni per l’ulteriore addestramento del modello, l’abilitazione della verifica dell’età al primo utilizzo della piattaforma e un aggiornamento della policy privacy con la previsione della cancellazione dei dati raccolti e utilizzati nei modelli generativi.

Con l’atto di contestazione reso noto con il comunicato stampa del 29/01/2024 (https://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9978020) il Garante ha ritenuto che gli elementi acquisiti possano configurare uno o più illeciti rispetto a quanto stabilito dal Regolamento UE.

OpenAI, avrà 30 giorni per comunicare le proprie memorie difensive in merito alle presunte violazioni contestate.

Nella definizione del procedimento il Garante terrà conto dei lavori in corso nell’ambito della speciale task force (https://edpb.europa.eu/news/news/2023/edpb-resolves-dispute-transfers-meta-and-creates-task-force-chat-gpt_en), istituita dal Board, che riunisce le Autorità di protezione dati dell’Ue (Edpb).

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